Una palla lanciata verticalmente verso

Una palla lanciata verticalmente verso
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Categoria: FISICA | MOTO RETTILINEO | CADUTA LIBERA

Una palla lanciata verticalmente verso l’alto raggiunge la massima altezza dopo 1,3 s dal lancio. In un secondo lancio, la palla raggiunge la metà dell’altezza precedente. Qual è la velocità iniziale nel secondo lancio?

1) Moto Rettilineo

Storicamente, il moto è il fenomeno fisico più comune, uno dei primi ad essere studiato e analizzato a fondo. La branca generale della fisica che si occupa di ciò si chiama “meccanica”; essa studia infatti come gli oggetti si muovono, come si comportano in presenza di forze esterne e quali grandezze influenzano il moto stesso. In particolare, in questa unità didattica ci soffermeremo sul moto rettilineo, andando ad analizzare due casi: velocità costante e accelerazione costante.
In questa breve pagina introduttiva specificheremo alcuni concetti essenziali per la comprensione e la spiegazione di ciò che affronteremo successivamente, come ad esempio i sistemi di riferimento, la traiettoria, …

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2) Caduta Libera

In questa ultima lezione del capitolo, affrontiamo la caduta libera, ovvero un caso particolare di moto rettilineo uniformemente accelerato.
Analizzeremo tre casi specifici: caduta da un’altezza h con partenza da fermo, lancio verso il basso e lancio verso l’alto. Ovviamente, tutto ciò verrà preceduto da una brevissima parte generale, in cui descriviamo tutte le caratteristiche necessarie per comprendere al meglio l’argomento. È bene specificare che, essendo un caso particolare del moto uniformemente accelerato, è necessario conoscere a menadito quest’ultimo.

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In questo esercizio vi è una palla lanciata verticalmente vero l’alto che raggiunge l’altezza massima dopo poco più di 1 secondo. Imponiamo innanzitutto le condizioni del sistema di riferimento: origine nel punto di lancio, direzione verticale e verso positivo in alto. Determiniamo la velocità iniziale del primo lancio partendo dalla legge della velocità. Dalla stessa formula, esprimiamo poi il tempo di salita e lo sostituiamo all’interno dell’equazione oraria, in maniera tale da ottenere un relazione che leghi velocità iniziale e altezza massima. A questo punto, determiniamo la velocità iniziale del secondo lancio, ricordando che, in questo caso, l’altezza massima raggiunta corrisponde alla metà di quella precedente.


Esercizio PDF

Impongo le condizioni del sistema di riferimento: origine nel punto di lancio, direzione verticale e verso positivo in alto.
Calcolo la velocità iniziale della prima palla partendo dalla legge della velocità:

$$0=v_{0_1}-gt_1$$

da cui:

$$v_{0_1}=gt_1=9,8\frac{m}{s^2}\times1,3s=13\frac{m}{s}$$

Ricavo ora il tempo necessario per salire fino all’altezza massima dalla legge della velocità, ricordando che, in corrispondenza dell’altezza massima, la velocità è nulla ($v=0$):

$$0=v_0-gt$$

da cui:

$$t=\frac{v_0}{g}$$

Sostituisco ora quanto trovato nella legge oraria, in maniera tale da ottenere un’equazione che metta in relazione altezza massima e velocità iniziale:

$$h_{max}=v_0t-\frac{1}{2}gt^2$$

sostituendo:

$$h_{max}=v_0\frac{v_0}{g}-\frac{1}{2}g\left(\frac{v_0}{g}\right)^2=\frac{1}{2}\frac{v_0^2}{g}$$

da cui:

$$v_0=\sqrt{2gh_{max}}$$

Calcolo dunque la velocità iniziale della seconda pallina, ricovando che la sua altezza massima coincide alla metà della prima:

$$v_0=\sqrt{2gh_{max_2}}=\sqrt{2g\frac{h_{max_1}}{2}}=$$

$$=\frac{\sqrt{2gh_{max_1}}}{\sqrt{2}}=\frac{v_{0_1}}{\sqrt{2}}=\frac{13\frac{m}{s}}{\sqrt2}=9,2\frac{m}{s}$$

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